giovedì 27 settembre 2018

Meet me alla boa


" Stanotte non ho paura di niente. Sono distrutto e invincibile. Sono staccato dalle emozioni più basilari."

Quando ho finito di leggere questo romanzo, mi sono fermata un attimo. Le idee erano confuse, così confuse che ci ho pensato u pò su.( come al solito pensavo fosse una autobiografia, invece no).

Meet me alla boa è un romanzo che parla della vita che entra dentro la morte e lo fa subito, senza sconti fin dalla prima pagina. Dolore? no.

La morte diventa vita e la vita inesorabilmente morte, che ci piaccia o no questo è il conto di ognuno di noi. E allora bisogna coglierli tutti i momenti che si vivono, le persone che si incrociano, i dettagli che a volte lasciamo perdere. La morte è vita come un dono, paradossalmente come qualcosa di gioioso, qualcosa che ti ha portato via per apprezzare di più ciò che hai.

TRENTA sono i passi che l'autore compie per avvicinarsi alla morgue, uno dopo l'altro ci preparano a quel che sarà e ci fanno tornare indietro in flashback filmici, perchè il passato è così. Un rewind di ciò che è stato. TRENTA passi per formare il Bildungsroman della vita che si trasforma in morte e nuovamente in vita, rendendo il protagonista sempre più consapevole del sè e dell'altro e rendendo leggero ciò che il dolore ci rende insopportabile. Che non è mai facile affrontare quest'argomento, perchè la morte non ti fa volare mai ma ti tiene la gola stretta e i piedi nella terra più nera.

" Grazie a te, Marti, che hai reso leggere le mie parole e le hai portate, nel vento, lontano"

Eva



Cara Eva,
Volevo scriverti da un po’…ma lo faccio solo ora, solo dopo che hai ricevuto quella mail che non avresti mai voluto ricevere ma che speravi tanto arrivasse. Un colpo al cuore eh? Di quelli che ti stringono la gola e le vene fino a farti morire, vero? Dentro di te un terremoto tremendo, uno di quelli che devi mascherare senza fare capire nulla, nonostante crolli tutto attorno. 

Ora che farai Eva? Ma tu lo sai già. 

Eva io non ti ho letto, ti ho sentita in ogni parola, in ogni movimento, in ogni gesto. Ho chiuso gli occhi e ti ho vista tra gli alberi con lui. Ti ho vista in quell’abbraccio che avevi sognato da una vita ma che, invece ti ha gelato l’anima. 

Ho chiuso gli occhi e ho visto il giorno che era diventato talmente buio da non uscirne più. Hai chiuso la porta dietro di te, e hai pianto. Non ce la fai a portare anche questa croce? Ti dico una cosa: noi ce la facciamo sempre a portarle le nostre croci. 

Tu fra tutti, sei stata quella che hai sentito tutto di lui. Nel silenzio della tua anima fragile e potente. Perché solo chi ha quest’anima riesce a leggere tra le righe, a leggere gli occhi. E tu, tu ad un certo punto hai cancellato tutto. E sei tornata all’origine, sei tornata la prima donna. L’unica. La sola. Hai buttato via tutti i chiodi, la tua gabbia e ti sei liberata. Com’era il mondo prima di lui? non lo sapevi. 

Ora lo sai. Ora sai che il tempo è andato velocissimo per farti assomigliare a lui, ad essere lui. Fino in fondo Eva, lo hai amato fino in fondo, fino a quando pensavi di essere morta: in realtà stavi per rinascere più forte di prima. 

Eva, il mondo sta girando attorno a te, liberati da tutte le difese perché sai benissimo che il mondo prima di lui, non era mondo. 

Prima camminavi, ora riesci a volare di nuovo. Eccovi lì, un’unica persona. Eva. Ora per sempre.

Quando eravamo eroi





How I can begin anything new with all of yesterday in me? (Leonard Cohen)

Guardando quei tre bambini vestiti da eroi, mi sono detta -già quei tre bimbi aspettano me, aspettano di essere letti-.
Ho aperto il libro e ho trovato la mia frase, quella che mi è entrata sotto pelle, quella che mi ha graffiato la pelle fino ad infilarsi silenziosamente nelle vene e nel sangue. E quando trovo la mia frase allora il libro diventa mio, come un possesso senza permesso. E’ così e basta. Non ci sono spiegazioni.

La sinossi ve la faccio breve: è quella di  Alex che decide di ritornare in Italia dopo 15 anni mandando una mail ai suoi amici, gli Alieni. E’ tempo per Alex di ritrovare i suoi Alieni, la sua casa, forse, per un’ultima volta.

E’ un libro che mi ha fatto riflettere parecchio, che all’inizio è arrivato con la velocità di un uccello rapace infilzando le sue unghie dentro di me senza pietà. E ti entra in circolo subito cancellando tutto il resto iniettandoti tutta la sua potenza.

E’ un libro che che non ti colpisce per sbaglio ma che ti colpisce al centro , e allora ti guardi allo specchio e ti ritrovi in tutti i suoi personaggi  con l’anima che ha un freddo bestiale. E adesso?
Qui è Maggiore Tom a Torre di Controllo. Sto galleggiando nello spazio in modo molto strano“.
E la torre di controllo ti dice che è tempo di essere il tuo eroe, di essere te. Che le maschere non servono, che le maschere davanti allo specchio cadono tutte. E allora in quel momento ti togli tutto. E ti senti libera da chi ti dice cosa è meglio o cosa è peggio. Ti senti nuda e hai freddo, io odio avere freddo ma per ricostruire qualcosa bisogna partire sempre così.
” Non barare Alex,” mi dico ” La tua paura è che saranno loro a lasciarsi alle spalle te.”

E questo romanzo  ti fa cadere e ti fa annaspare con la polvere negli occhi per poi farti rialzare più forte e più consapevole di prima. Perchè la passione, l’amore, la rabbia con cui è stato scritto sono anche le tue. E credo che sia la prima volta, in vita mia, che certe parole mi sono bastate per mettere un punto dove doveva essere messo.

E’ come una doccia fredda, come il sale che ti brucia la lingua, come la nostalgia che ti toglie tutte le lacrime, come le onde del mare che ti portano via, come un taglio sul cuore e come un chirurgo pronto a metterti i punti.

Come si fa a rientrare in contatto con degli amici che hai abbandonato per 15 anni? Come ti riavvicini a loro? Come vinci la resistenza e la delusione di chi si è sentito tradito?.”

Attenti che sono proprio loro i perdenti i veri eroi, quelli che hanno il coraggio di essere se stessi, nella loro bellissima semplicità.

Meet me alla boa

" Stanotte non ho paura di niente. Sono distrutto e invincibile. Sono staccato dalle emozioni più basilari." Quando ho finito...